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L'etica di Big Pharma

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  Nell'ultimo anno abbiamo sentito, fino ad impararli a memoria, nomi che prima non conoscevamo. Nomi che in realtà vanno oltre il loro campo di riferimento essendo dei veri e propri moloch finanziari. Colossi come Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson e AstraZeneca non sono semplici industrie farmaceutiche, quindi aziende che puntano alla vendita dei farmaci che producono. Sono dei conglomerati enormi, influenti, inseriti in ogni contesto che abbia a che fare con la salute. La salute è il grande business, noi siamo i corpi che veicolano questo business. Nella loro storia le aziende che formano il 'cartello' di Big Pharma, nome lanciato dalla giornalista d'inchiesta Jack Law, hanno la stessa etica di una cupola mafiosa. Non gli interessa la salute, nè la bontà dei farmaci che dovrebbero allungare la vita delle persone. Nè tantomeno la volontà di abbattere malattie tramite studi e ricerche: l'obiettivo è tentare di mantenere un controllo sistematico sulla malattia, an...

Jacob Schiff, il banchiere più potente di Wall Street

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  La storia delle banche ha costantemente unito il suo percorso con quello della storia umana. E' innegabile dire che le rivoluzioni, le rivolte e i cambi di regime si sono avverate perchè un gruppo di persone lo volevano e lo desideravano. Dovrebbe decadere il luogo comune, ormai impiantato in tutti noi, che afferma che il popolo è in grado con le sue sole mani di mutare un assetto governativo, senza il supporto esterno. La storia, quella che c'è sui libri e che ci insegnano sin da bambini, è un pullulare di rivoluzioni dal basso, ma non ci viene mai spiegato chi finanzia queste rivoluzione e che scopo abbiano. Non ci viene mai spiegato che il denaro è il vero motore delle rivoluzioni, senza i finanziamenti i cosiddetti rivoluzionari sono praticamente senza i prerequisiti essenziali. E' come dire di andare a fare una guerra senza carri armati o fucili di precisione. E' impossibile proprio perchè ti mancano le materie prime in modo da raggiungere i tuoi obiettivi. Altro...

Edward L. Bernays, il padre degli spin doctor

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  La figura di Edward L. Bernays è purtroppo conosciuta solo da coloro che hanno studiato, o studiano, comunicazione. Da una fetta piccolissima di popolazione, quella esperta, che è avvezza allo studio della manipolazione di massa e dell'interesse dello stato nell'avere in mano l'opinione pubblica. Bernays è quindi un innovatore, un fautore rivoluzionario di un modo differente di pensare alla comunicazione. Arrivato nella New York tanto aspirata da numerosi professionisi dell'epoca e accantonata la sua attività legata al padre Louis, decide di cambiare vita lavorativa, addentrandosi nel mondo del giornalismo.  Bernays capì che l'obiettivo del cosiddetto potere è poter controllare la grande massa della popolazione, inconscia nelle sue attività, senza che nessuno intralci il suo "cammino". Forte del suo legame di parentela con il padre della psicanalisi Sigmund Freud, Bernays aveva capito tutto ciò. In un momento storico poi del tutto senza precedenti: siamo...

Operazione Groza, perchè Hitler ha colpito l'URSS

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  Di libri a tema storico poco conosciuti ce ne sono a bizzeffe. Spesso sono talmente sconociuti che non vongono nemmeno considerati dalle case editrici italiane, che si occupano più del modaiolo che di quello che conta; oppure ottengono un pò di spazio e poi non vengonno più ristampati. Questo è il caso interessante del libro scritto da Viktor Suvorov, intitolato in italiano "Stalin, Hitler e la Rivoluzione Bolscevica Mondiale", che narra di una storia del tutto differente rispetto a quella dominante nella vulgata. Ossia che l'attacco di Adolf Hitler scagliato contro l'Unione Sovietica poco dopo l'attacco all'Inghilterra, l'operazione Leone Marino, era un attacco in realtà preventivo. E' addirittura folle pensare che la Germania avesse deliberatamente mandato al diavolo il proprio assetto militare per conquistare un paese enorme, immenso, storicamente inattaccabile. Inoltre, se si pensa che le capacità di uomini e mezzi della Germania erano infinitiva...

Edward Mandell House, l'alter ego di Woodrow Wilson

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  La storia cosiddetta ufficiale, quella che ci insegnano a scuola sin da bambini, ha la pecca di fornirci pochi, se non nulli, dettagi sui fatti. Numerosi eventi, e le loro conseguenze, sono spesso messi da parte. A volte perchè non congrui con il programma scolastico. In altri casi non occupano un posto rilevante all'interno della pianificazione didattica. In altri ancora sono addirittura ignorati per non destabilizzare fin troppo l'alunno già di per se poco consono a studiare una materia come la storia. Ma indubbiamente questa attività di oscuramente volontario da parte dei nostri professori non può che far male allo studio della storia, soprattutto quella del 900'. Ricca di nomi e di eventi, di protagonisti e di non protagonisti. Re, primi ministri, generali, luogotenenti e chi ne ha più ne metta. Ma mai si prendono sotto esame quelle personalità che agiscono dietro le quinte, in grado di manovrare gli uomini politici come delle marionette, per i loro esclusivi interes...

The Great reset, complotto o realtà?

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La crisi dovuta al Covid lascerà un cumulo di macerie. Il mondo che conoscevamo prima dell’irruzione pandemica cambierà volto, assumendo forme molto innovative. Questo è un dato di fatto, che però molti non sembrano intuire. Justin Trudeau in una recente conferenza all'ONU ha detto che la pandemia è un'opportunità per un grande reset . Dopo le dichiarazioni è nato il solito polverone social, tanto che il premier canadese ha dovuto dipingere le sue stesse parole come frutto di un periodo pieno d'ansia . Tralasciamo le voci sul complotto, noi ci soffermiamo sui fatti. E questi ci dicono che il  World Economic Forum  di Davos ha già ideato un piano per una riabilitazione globale. La nota fondazione Svizzera ha già preso per mano il destino del mondo con l’interessante locuzione del  Great Reset . Ma in cosa consiste? In un grande cambiamento del sistema capitalistico finanziario che ri-assembla le pedine attuali in tutt’altra disposizione. Secondo il Forum, c’è bisogno di ...

Protocollo Contagio: l'inchiesta di Franco Fracassi sulla pandemia

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Una pandemia può essere oggetto di previsione? Può, in qualunque modo, essere prevista da scienziati, medici o addirittura governi? E le sue conseguenze, possono essere oggetto di studio ben prima della sua prima manifestazione? Queste domande mi balenano in mente almeno da un anno. Da quando abbiamo fatto conoscenza con il famigerato Covid. Ogni giorno un bollettino dei morti, raccomandazioni all’uso di mascherine e gel in ogni canale informativo. Lavaggio delle mani, cura della propria igiene. Elementi già rilevanti prima ma ora diventati dei dogmi inscalfibili. Le mie risposte le ho trovate leggendo Protocollo Contagio, scritto dal giornalista Franco Fracassi, il primo libro le cui fonti sono verificate dal WREP.EU (registro europeo dei Web Reporter). La pandemia poteva essere prevista? Ma tutto questo incubo che viviamo ormai da un anno, poteva essere previsto dai nostri governi, istituzioni e politici? La risposta è si e ci viene leggendo, e studiando, l’opera d’inchiesta del gior...