Operazione Groza, perchè Hitler ha colpito l'URSS
Di libri a tema storico poco conosciuti ce ne sono a bizzeffe. Spesso sono talmente sconociuti che non vongono nemmeno considerati dalle case editrici italiane, che si occupano più del modaiolo che di quello che conta; oppure ottengono un pò di spazio e poi non vengonno più ristampati. Questo è il caso interessante del libro scritto da Viktor Suvorov, intitolato in italiano "Stalin, Hitler e la Rivoluzione Bolscevica Mondiale", che narra di una storia del tutto differente rispetto a quella dominante nella vulgata. Ossia che l'attacco di Adolf Hitler scagliato contro l'Unione Sovietica poco dopo l'attacco all'Inghilterra, l'operazione Leone Marino, era un attacco in realtà preventivo. E' addirittura folle pensare che la Germania avesse deliberatamente mandato al diavolo il proprio assetto militare per conquistare un paese enorme, immenso, storicamente inattaccabile. Inoltre, se si pensa che le capacità di uomini e mezzi della Germania erano infinitivamente inferiori rispetto al mostro sovietico, la tesi di un attacco diretto e spudorato contro Mosca cadrebbe definitivamente.
La risposta a tutti questi interrogativi la si trova analizzando la proposta di Viktor Suvorovo nel suo libro, Ledokol, che in italiano è noto a quei pochi che lo hanno letto con "Stalin, Hitler e la Rivoluzione Bolscevica Mondiale". L'ex agente del GRU (Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie) spiega in maniera molto dettagliata le intenzioni bellicose dell'Unione Sovietica di Stalin. Suvorov mediante un'analisi della forma militare assunta dall'Unione Sovietica alle soglie del Patto Molotov-Ribbentrop, firmato il 23 agosto 1933, spiega i motivi della nascita dell'Operazione Barbarossa. 160 divisioni e 7000 aerei dell'Armata Rossa vennero mobilitate lungo il confine polacco, lungo il corso della Vistola e nella Carelia, poco dopo l'annessione di metà Polonia secondo l'accordo con la Germania. Una concentrazione umana probabilmente mai vista nella storia, che Suvorov ha descritto prendendo in esame alcuni concetti di natura militari, fondamentali per spiegare le motivazione di un attacco. Quando un convoglio militare è pronto ad attaccare, potenzia le proprie forze al confine perchè è già conscio di dove sferrare l'attacco al nemico che sopraggiunge. Non disporrà mai un numero massiccio di uomini per difendersi.
Il File S-32
Problemi di natura militare che sottointendevano che in realtà l'URSS era li per attaccare e non per difendere. Questo era ben chiaro anche all'intelligence tedesca che il 9 agosto del 1940 aveva intercettato un aereo diretta a Mosca partente da Londra. Cosa c'era in questa aereo? L'accordo tra Josif Stalin e Winston Churchill per una collaborazione attiva al fine di distruggere la Germania. Il file contenente questo accordo, denominato successivamente File S-32, spiegava dettagliatamente quella che Stalin, su suggerimento di Georgij Zukov, chiamerà Operazione Groza, ossia l'attacco diretto alla Germania. Il file, finito poi nelle mano del Maresciallo finlandese Mannerheim, sparirà ma Hitler avrà tempo a sufficienza per capire la trappola posta dall'alleato Stalin. Il file S-32 conteneve i seguenti punti: disporre elementi dell'Armata Rossa avrebbe dovuto unirsi alle truppe inglesi e francesi, in modo da occupare Norvegia e Danimarca; occupazione delle repubbliche baltiche; stabilire una postazione sovietica in Finlandia pronta a sferrare l'attacco alla Germania.
Hitler e le motivazioni dell'attacco di Stalingrado
L'Operazione Groza sarebbe dovuta cominciare il 15 giugno 1941, ma un contrattempo spinse Stalin ad attardare di qualche settimana l'attuazione della manovra militare. Il volo del vice di Hitler Rudolf Hess diretto alla residenza de Duca di Kent, che avrebbe dovuto avvertire la corona britannica di un eventuale blocco della guerra, stava sbaragliando i piani. Condizione che ovviamente Stalin non poteva tollerare vista la pianificazione orchestrata con l'Inghilterra per attaccare la Germania. Hitler nel frattempo avvisa Mannerheim di non cedere ai ricatti di Inghilterra e Francia, chiedendo la pace con l'URSS dopo la Guerra d'Inverno. Il Fuhrer da li in poi decise di applicare ciò che aveva letto nel veivolo intrcettato dalla Lutwaffe. Per prima cosa occupò Danimarca e Norvegia, poi diede vita, ovviamente, all'Operazione Barbarossa, culminata con una sconfitta anche grazie al supporto degli USA che da Vladivostock e da Stalingrado spedivano aiuti militari. Non sorprendiamoci quindi se la Germania decise di attaccare la città del Volga: dietro vi erano motivi più che legittimi al fine di impedire aiuti militari, che gli Stati Uniti mettevano sul piatto con i lend and lease, affitti e prestiti che Roosevelt dispendava ai nemici della Germania. 13 miliardi di dollari che l'URSS non ha mai restituito, che sono stati tradotti in mezzi militari, 15.000 in tutto, e in munizioni. Ma non solo, Hitler aveva in mente di stabilire contatti con Teheran per attingere dal petrolio di Mosul in modo da rimpinguare i propri serbatoi (ricordiamo che la Germania non era autosufficiente dal punto di vista delle materie prime, tanto che assieme all'assistenza tecnica della Standard Oil, ben prima dell'avvento di Hitler, aveva svluppato la cosiddetto Buna, ossia un tipo di petrolio sintetico). Ecco perchè gli Stati Uniti accelerarono per aiutare la Russia, c'era da impedire l'avvicinamente nella zona strategica del Volga, che avrebbe non solo aiutato la Germania dal punto di vista energetico, ma li avrebbe anche spinti a contrattare con i membri di spicco del governo iraqueno come Gailani, ansioso di staccarsi gli inglesi.
Ecco quindi i veri motivi che portarono Hitler, anche in maniera abbastanza maldestra, ad attaccare un gigante militare come l'URSS. Si doveva impedire in tutti i modi quel processo di sovietizzazione che stava prendendo forma in maniera inesorabile.
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