Edward L. Bernays, il padre degli spin doctor
La figura di Edward L. Bernays è purtroppo conosciuta solo da coloro che hanno studiato, o studiano, comunicazione. Da una fetta piccolissima di popolazione, quella esperta, che è avvezza allo studio della manipolazione di massa e dell'interesse dello stato nell'avere in mano l'opinione pubblica. Bernays è quindi un innovatore, un fautore rivoluzionario di un modo differente di pensare alla comunicazione. Arrivato nella New York tanto aspirata da numerosi professionisi dell'epoca e accantonata la sua attività legata al padre Louis, decide di cambiare vita lavorativa, addentrandosi nel mondo del giornalismo.
Bernays capì che l'obiettivo del cosiddetto potere è poter controllare la grande massa della popolazione, inconscia nelle sue attività, senza che nessuno intralci il suo "cammino". Forte del suo legame di parentela con il padre della psicanalisi Sigmund Freud, Bernays aveva capito tutto ciò. In un momento storico poi del tutto senza precedenti: siamo all'interno di quel periodo che diede inizia alla grande depressione dovuta alla crisi dei mercati finanziari del 1929. Bernays quindi sfrutta, per così dire, il periodo complesso per ridisegnare i parametri dell'informazione pubblica, il suo ruolo all'interno della società e la sua rilevanza a livello istituzionale. Bernays aveva fatto tesoro degli importanti insegnamenti di Gustave Le Bon in Psicologia delle Folle e di Walter Lippmann in l'Opinione Pubblica, dove venivano esaminati i comportamenti e le caratteristiche della massa, della maggioranza della popolazione, assolutamente predisposta ad essere controllata e indirizzata. La maggioranza, il "gregge", infatti vive nell'ignoranza e nell'incapacità di usare il raziocinio, è inserita in un processo tanto intrinseco quanto subdolo, assolutamente funzionale al vertice del potere.
La propaganda
Il concetto di Propaganda non era di facile comprendonio a ridosso della Prima Guerra Mondiale. Era un termine assolutamente poco pratico che era riservato solo agli organismi della carta stampata o a quelli radiofonici. Il suo utilizzo era dunque ancora fin troppo vergine per inquadrarlo in un processo di manipolazione mentale. Ebbene Edward Bernays non solo aveva capito tutto ciò, ma lo aveva considerato come la normalità per le istutuzioni a cui prestava servizio, in un periodo complesso dal punto di vista sociale, come quello del primo dopoguerra. Come quindi era possibile modellare il consenso con il solo utilizzo della parola, opportunamente laccata di persuasione e convincimento? A quali organismi si sarebbe dovuto coniugare la figura del novello spin doctor e quali sarebbero dovuti essere i suoi ruoli? Bernays rispose con un evento incredibile talmente forte da rimanere per sempre nell'immaginario collettivo, nel bagaglio culturale di ogni persona, che da li in poi non avrebbe più fatto caso all'utilizzo di certe tecniche dannose perchè oscure. Bernays, da astuto uomo conoscitore della psicologia comportamentale, mise in scena quell'evento devastante dal punto di vista dell'inconscio delle persone. Nel 1929 decise di guidare il complesso pubblicitario dell'American Tobacco Company mettendo in piedi una vera e propria genialata, al fine di sdoganare il tabù della donna che fuma (azione che all'epoca rappresentava la ribellione più pura). Nei giorni pasquali fece per questo sfilare una serie di ragazze, circa 10, con in mano una sigaretta, promuovendo da una parte la compagnia, dall'altra la nuova percezione del fumo (prima destinato solo al sesso maschile). Questa operazione, normale per i nostri frenetici tempi, all'epoca sapeva di rivoluzione. Come si legge in Propaganda, Bernays dice: "Bisogna insistere per creare o deviare i fatti in modo tale da influenzare il rapporto della gente con un'ipresa, un idea o un gruppo".
Dopo l'esperienza con la compagnia di tabacco, Bernays taglierà altri traguardi memorabili con le seguenti aziende: Procter & Gamble, l’American General Electric e la General Motors. Una serie di successi che lo decreteranno uno dei 100 uomini più importanti secondo la prestigiosa rivista Life. Ma nonostante questo, oggi la sua figura non è affatto conosciuta, se non dagli addetti ai lavori.
L'intuizione
Applicare i congegni della psicologia comportamentale in campo commerciale e politico fu l'intuizione di Bernayas. Capire ciò che alla moltitudine interessa divenne il motore principale di ogni attività politica mediatica ed economica, che avrebbe permesso di creare l'opinione pubblica. Che deve essere "gestita" alle elite grazie all'uso di prodotti inutili (all'epoca come oggi) e di programmi televisivi, atti a distrarla da eventuali ragionamenti border-line. Un ragionamento non molto lontano dai giorni nostri, in cui la maggior parte della gente si fa guidare, come una marionetta, dall'organizzazione capillare della macchina mediatica. Alla cui base pone dei semplici concetti legati ad esempio: alla distrazione, la massa deve continuare a vivere e a specchiarsi nella mediocrità; alla colpevolizzazione, la massa deve essere gestita grazie ad un continuo e martellante senso di colpa, ogni evento, grande e piccolo che sia, è dovuto alla noncuranza dei più; all'infantilismo, la massa agisce come un infante che non è in grado di intendere e di volere, per cui vi è un attenzione particolare da parte dell'organismo massmediale.
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