Il doppio standard della narrazione
Siamo a poche ore di distanza dalla decisione della Corte
costituzionale in merito alla legittimità o meno dell’obbligo vaccinale che è
stato imposto in Italia ormai più di un anno fa. Una decisione arbitraria, senza
nessun senso se non quello puramente ideologico e indirizzato a magnificare una
presunta efficacia di un farmaco approvato, ricordiamo, in forma condizionata. Nonostante
tutte le evidenze degli ultimi anni, le parole della stessa Pfizer che ha
praticamente affermato in via ufficiale che mai prima erano stati fatti degli
studi circa lo stop della diffusione del virus,e alcune timide accuse
nei confronti delle aziende farmaceutiche, si continua con la medesima
narrazione, in maniera ostinata e scientificamente corretta, come si è fatto a
partire dal 2020.
Le politiche presuntivamente anti-Covid non sono ancora del tutto state estirpate. In Cina, ad esempio, tengono banco a livello mediatico le proteste che i cittadini di varie città hanno messo in piedi in risposta ai continui e deliranti lockdown; ormai, si è capito che tutto ciò non ha che fare con la salute, ma è solo un’imposizione dall’alto volta a legittimare politiche di stampo totalitario. E nel paese del Dragone, dove fino a poco tempo fa era praticamente impossibile mettere in piedi una protesta organizzata, ecco che anche lì la pazienza è finita: le politiche cosiddette Zero Covid hanno portato alla fame migliaia di persone, spesso alcuni interi condomini sono costretti a essere praticamente sigillati in ossequio alle deliranti politiche pandemiche di Pechino.
Ciò che tuttavia provoca un misto di rabbia e divertimento è il
modo con cui i mass media nostrani descrivono le scene da film apocalittico
provenienti dall’Asia: la testata online Today
ci ha fatto sapere che tali proteste sono nate perché i cinesi vogliono “vaccini
sicuro ed efficaci contro il Covid”; Fanpage
ci fa sapere che le politiche cinesi sono massacranti per l’economia dimenticando
che in Italia si è agito secondo la medesima linea, con personaggi come alcuni
consiglieri del ministero della salute e i virologi da salotto che ogni giorno,
in ogni trasmissione, non perdevano un minuto per rafforzare la loro propaganda
a favore di tutte le decisioni imposte dal governo.
Fa sorridere che le medesime testate, poco più di anno fa,
non facevano altro che spalare fango contro i cittadini che in Occidente
volevano dire basta al delirio a cui abbiamo assistito e che, secondo alcuni,
potrebbe ripetersi in forme diverse in futuro vista anche la situazione bellica
sempre pericolosa.
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