La conferenza stampa degli orrori
La conferenza stampa di Mario Draghi con accanto Speranza e Locatelli è stato l'apice del ridicolo toccato dal governo del banchiere, ricordando le già figure barbine fatte lo scorso luglio mentre decantava la sicurezza del green pass con il quale "si creava un ambiente sicuro in cui divertirsi". Non bastava una castroneria del genere che Super Mario si è trovato pronto ad inventarne altre mentre presenziava davanti ad una pletora di giornalisti, tutti rigorosamente selezionati dal premier, i quali hanno confermato la "camera d'eco", basata su fatti totalmente nonsense ripetuti a manetta e senza, ovviamente, un sano contraddittorio. Ma si sa che la democrazia non è il forte dell'ex Goldman Sachs. Tanto che ad ogni domanda o preparava una risposta debole e poco concreta o passava la patata bollente alla coppia offensiva Speranza-Locatelli, con il primo intento ad aggiornarci con un grafico basato sui dati dell'anno scorso; e il secondo, con il consueto tono robotico delle sue parole, a conferirci quanto siano buoni i vaccini e cattivi i no vax.
Ai non vaccinati è arrivata la solita tirata d'orecchie anche dall'ex presidente della BCE forse smemorato del fatto che l'Italia sia non solo uno dei paesi più vaccinati d'europa ma anche quello più ubbidieni alle direttive sanitarie ormai diventate de facto nuove norme costituzionali. Draghi ha affermato che i principali problemi che il paese soffre derivano dai non vaccinati. Un 10% di popolazione, alla quale sono stati tolti tutti i diritti garantiti per aver scelto liberamente di non usufruire di un farmaco non obbligatorio, che se ha avuto tutto questo "successo" tra la maggioranza della popolazione è solo perchè è stato imposto con un vile ricatto. Niente di più niente di meno, ma al premier alla fine dei risvolti etici e addirittura umani non importa assolutamente nulla.
Ridicolo poi commentare il ministro della Salute Roberto Speranza che senza parole forse perchè stanco nel ripetere che i vaccini salveranno il mondo ha portato davanti ai giornalisti un grafico se non inutile non esatto. Difatti i dati non corrispondono alla realtà in quanto vengono considerati non vaccinati anche coloro che hanno fatto due dosi, quindi quelli che hanno seguito prudentemente la linea del governo a meno che non si vaccinino per la terza volta (e quando uscirà il vaccino contro la Omicron che secondo l'OMS "sembra meno grave ma uccide", esempio classico di bispensiero orwelliano) e la quarta volta sono considerati semplicemente dei non vaccinati. Sul modo con cui l'ISS calcola i dati inerenti al Covid ovviamente nessuna domanda. Probabilmente i giornalisti non proni e intenti a farla non erano stati nemmeno invitati. Questa la credibilità di un governo ormai in rotta di collisione ma ancora forte vista la continuea e incessante promozione mediatica da parte dei giornali e delle televisioni nazionali, eccezion fatta per qualche sparuta minoranza (ad esempio La Verità) che almeno prova a fare da argine alla dirompente forza mainstream.
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