Lo stato d'emergenza senza emergenza
Mantenere lo stato d'emergenza senza emergenza. Sembra proprio questo il piano che ha in mente l'esecutivo di Draghi arrivato ad un bivio in quanto dovrà affrontare l'ostacolo del rinnovamento dello stato emergenziale decretato a gennaio 2020. Un cavillo che però potrebbe essere risolto da un gioco da illusionista, basato essenzialmente sul mantenimento de facto dello stato di cose attuale senza far riferimento alla struttura politica cosiddetta eccezionale. Del resto Draghi era stato chiaro già lo scorsa 24 novembre durante la conferenza stampa dinanzi ai giornalisti. Il primo ministro aveva effettivamente chiarito già all'epoca di non voler rinunciare agli apparati emersi in questi ultimi due anni per poter avere garanzie legali e per praticamente avviare una nuova stagione politica.
L'emergenza senza emergenza è proprio la combinazione semantica adatta a descrivere la folle situazione in cui riversiamo, non da ora ma da almeno due anni. Un colpo così grave alla nostra costituzione non si era mai visto, e questo momento per così dire critico sta leggermente diventando la tanto famigerata nuova normalità, ossia un momento in cui i provvedimenti eccezionale mutano volto diventando ordinari. Avremo a che fare con tutti gli strumenti emergenziali quando non vedremo persone in camice bianco in televisione, quando abbandoneremo una volte per tutte la narrazione terroristica attorno ai bollettini, useremo il green pass che progressivamente sarà impiegato in funzioni sempre più capillari con il fine strategico di diventare documento imprescindibile per entrare nella vità collettiva. Vita che però sarà sempre subordinata ai dettami governativi e in base a questi si potranno tentare di costruire dei propri rapporti sociali come ad esempio delle amicizie solide; la mancanza della tessere al contrario decreterà l'esclusione sociale e renderà sempre più complessi i rapporti intrafamiliari e impedirà alle nuove generazioni di vivere come persone libere.
Se tutto questo era una follia ad inizio 2020 oggi sta diventando una triste realtà. Quella che era stata bollata come pandemia sta diventando una scappatoia eccezionale con cui il potere, grazie all'uso scientifico dei mass media, si sta armando contro il proprio popolo declassandolo essenzialmente a bestia ruminante, che per poter vivere deve tassativamente seguire il padrone. Se non fa questo merita di essere bastonato o, nei casi peggiori, macellato in nome della salvaguardia della Dea Salute, considerata ormai, per importanza, alla stregue della Dea Economia. Se al contrario lo segue potrà beneficiare delle concessioni di quest'ultimo a patto che tutto sia in regola e nulla sia stato eseguito senza il suo luminoso consenso.
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