Speranza ci ha avvisato: la pandemia non finirà

 





Mentre si fa di tutto per ingigantire una crisi sanitaria che non c’è i provvedimenti presi sotto l’egida di quest’ultima rimangono, permangono, non solo operativamente ma anche nell’immaginario collettivo sostenendo una crisi ormai diventata quasi una prassi. Il clima emergenziale è ormai ha intaccato talmente le persone che non si sono rese conto che la questione vaccini e green pass non se ne andrà ma rimarrà con noi. E chi ce lo conferma? Il governo stesso con l’ultima Finanziaria. Circa 1,8 miliardi di euro saranno destinati l’acquisto di nuovi vaccini e quindi tutto ci fa pensare che il provvedimento del certificato verde, nato proprio perché è il risultato dell’inoculazione, non se ne andrà per lungo tempo. 

I creduloni che avevano sposato appieno la narrativa governativa si sveglieranno prima o poi e capiranno che qui di sanitario non c’è nulla, ma tutto ruota ad uno schema politico ben preciso che non ha assolutamente a cuore la libertà di scelta. Bisogna continuare a studiare e a non cedere a questo clima oserei dire infernale perché non concernente la libertà ma solo la condizionalità ad averla. Il governo va dritto come un treno e sembra proprio non accorgersi che il dissenso nel paese è aumentato in maniera spropositata e tutti i tentativi mediatici di demonizzarlo sono oltre che demenziali anche inconcludenti. Un dissenso che se opportunatamente ingrandito potrebbe portare conseguenza nefaste sul tessuto sociopolitico in atto, già di per sé precario e in bilico. Il caos collettivo derivante dalla gestione dell’epidemia ha portato ad una instabilità, comunque, del tutto pronosticabile qualche mese fa. Ma questo ai nostri governanti, che intanto si stanno incontrando a Roma per il G20, non sembra interessare.

Intanto il ministro Speranza non ha nemmeno la vergogna di nascondere il fatto che si potrebbe prorogare lo stato d’emergenza dopo il 31 dicembre, in barba a qualunque motivo empirico dopo che, con la forza e la coercizione, si è raggiunto un certo tot di vaccinazioni. Insomma, qui appare abbastanza chiaro che i vaccini che ci hanno venduto non solo servono a niente, perché come si sa non impediscono il diffondersi del virus e non possono mettere una pietra tombale alla  presunta pandemia, ma sono anche pericolosi per gran parte delle fasce d’età ai quali è stato destinato, si pensi a quella dai 12 ai 50 anni. 

Che si sia arrivati definitivamente allo stato d’eccezione, scandito dal New Normal caro a certi ambienti?


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