Quando finirà lo stato d'emergenza?
Per quanto sia ormai scontato lo stato d’emergenza che ci fa compagnia da quasi due anni non andrà via, lo si capisce bellamente dall’ormai prona obbedienza che i nostri governanti hanno per il virus Sars Cov-2 ormai trasformatosi in un signore della disgrazia. Perché se una cosa in tutta questa drammatica situazione è chiara non ce ne libereremo facilmente, né ora né nei prossimi anni. Tale affermazione non è campata in aria ma è stata ripetuta fino allo sfinimento da alcuni rappresentanti delle istituzioni che hanno in mano la presunta emergenza Covid-19. Ursula Von Der Leyen ha sonoramente ribadito in più incontri istituzionali che dobbiamo attenderci altre pandemie e per questo ha introdotto circa 50 miliardi entro il 2027 per combatterle. Pensare che siamo improvvisamente immersi nell’epoca dei patogeni pericolosi quando per decenni mai nessuno aveva parlato di nuove malattie, almeno in occidente e che tutto questo sia un caso o frutto di un disequilibrio zootecnico, per cui animali provocano esplosioni di virus incotrollati, è ampiamente ridicolo. Per la Gavi, Ong che vede al suo interno Banca Mondiale, Unicef, Bill and Melinda Gates Foundation e altri, dopo il Sars Cov-2 sono pronte nuove possibili emergenze dovute a diversi virus: Marburg, Nipah, Ebola, Febbre Gialla e chi ne ha più ne metta.
L'emergenza infinita italiana
Lo stato d’emergenza italiano, decretato dal governo Conte
II il 30 gennaio 2020, ricordiamo quasi in silenzio perché all’epoca si parlava
si di un pericolo pandemico ma i guardiani dell’informazione se ne vedevano
bene di parlarne con un modo terroristico, è stato prorogato più di una
volta negli ultimi due anni. Il tutto è stato giostrato secondo una legge della
Protezione Civile* che dice chiaramente che l'emergenza può essere propagata al massimo fino al 31 gennaio 2022. Ma oltre a questo
appare chiaro che vi è una manovra, una mano invisibile, che sta guidando il governo
italiano verso una emergenza da considerarsi permanente, in cui verranno
definitivamente annientate quelle abitudini, quei comportamenti, che prima
consideravamo la normalità. L’emergenza è ormai entrata nei cervelli e qualunque
tentativo di tornare indietro è fallito, soprattutto dopo che la Stampa
ha lanciato un indiscrezione secondo cui il governo pensa di estendere un provvedimento
emergenziale, pensato per il ricatto vaccinale, chiamato Green Pass, anche oltre
il 31 dicembre, fino a marzo 2022 (insomma, è chiara la volontà di renderlo
permanente perché non è uno strumento sanitario).
Il professor Cacciari lo ha ribadito più volte il pericolo
di andare verso lo stato d’eccezione: quali sono i parametri per decretare la fine dell’emergenza? Il raggiungimento del fatidico traguardo di zero morti
covid? Della quota di zero contagiati? E chi sarà ad annunciare la conclusione
di quest’emergenza talmente reiterata da diventare ossessiva? Speranza? Figliuolo?
Rezza? Sono domande queste che appaiono quasi aliene a giornali e televisioni
ma gli italiani esigono sapere quando finirà questa situazione.
*"La durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi"
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