La Banca dei Regolamenti Internazionali

 






Tutti noi siamo abituati a pensare che i massimi organismi internazionali in materia monetaria sono la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. Due istituzioni nate dopo la seconda guerra mondiale che operano in tutto il mondo in materia di prestiti. Ma nessuno invece ci ha mai raccontato di una banca, o meglio un insieme di banche unite in un'unica banca, con sede centrale a Basilea, Svizzera. Il suo nome è Banca dei Regolamenti Internazionali (Bank for international settlments) ed è stata fondata negli anni 30' per veicolare il debito tedesco dopo la seconda guerra mondiale e per regolare i flussi monetari internazionali. Una sorta di cooperazione tra gli istituti di credito che agisce nell'interesse degli azionisti delle banche centrali che ne fanno parte. Servì dunque per facilitare i pagamenti dei vincitori nei confronti dei vinti, ma col passare degli anni ha assunto un differente status, a tratti segreto. Ed è questa coltre di segretezza che impedisce agli osservatori di sapere di più di questo organismo. Chi lo controlla? Chi ha interesse nel dirigerlo? Qual è il suo ruolo a livello internazionale e perchè non è spiegato dai media di tutto il mondo con la stessa verve con cui ci spiegano le castronerie gosspi? Forse perchè i contenuti di quegli incontri sono di interesse di pochi e quindi viene evitato come la morte la diffusione? Queste domande, seppur legittime, non troveranno mai una risposta concreta. Della Banca dei Regolamenti Internazionel si sà poco o nulla, tutto quello che ci è stato comunicato è solo una informazione di facciata fatta per imbellire e per acchittare una istituzione con altri scopi. Dunque, quali sono questi scopi? Facendo una analisi, ovviamente molto complicata perchè come ripeto di questa Banca si conosce veramente poco, persino le autorià svizzere non possono entrare nell'edifico senza autorizzazione. 

Possiamo tentare di fare una ipotesi. Tenendo presente che a Basilea agiscono circa 60 banche centrali e che queste banche centrali, tra cui la Bank fo England e la Federal Reserve, sono controllate dagli stessi controllori. E' facile desumere che dietro alla BIS ci siano gli stessi elementi. Le otto famiglie che negli anni 30' la controllavano oggi probabilmente sono rimaste in sella a Basilea. Un articolo del Washington Post, uno dei pochi che si trovano in relazione a questa Banca ci dice che:

"Un altro fuggevole sguardo sul gruppo segreto (che si in incontra a Basilea, n.d.r) ci è fornito da E. Gerald Corrigan, direttore della Goldman Sachs & Co.. Nella sua qualità di presidente della Fed di New York fra il 1984 e il 1993, Corrigan partecipò a ben 115 incontri mensili consecutivi alla BIS: intorno al tavolo - egli dice - “nessuno si serve di assistenti, agende, registrazioni e comunicati... vengono sviluppate relazioni personali meravigliose. Di conseguenza, quando qualcosa va storto, lavorare con queste persone diventa molto più facile per via della fiducia che si è instaurata nel corso delle frequenti cene riservate. Per conto mio questo aspetto costituisce il lato geniale dell'organizzazione".

Edward Gerarld Corrigan è stato dunque presidente della FED di New York e membro di spicco della Goldman Sachs, nonchè pilastro del Gruppo dei 30, organizzazione internazionale che riunisce i 30 banchieri più potenti del mondo. Ora voi potreste pensare: perchè il presidente di un ramo importante di una banca centrale, è anche membro di un gruppo privato, che fa l'interesse dei privati e che quindi si preoccupa solo di loro. Dov'è la trasparenza, dov'è la "democrazia" che ci spiattellano 24 h su 24 su tutti i media mainstream? La Banca dei Regolamenti Internazionali è quindi il trais d'union di interessi bancari spaventosi, segreti e influenti, perchè hanno a che fare con ogni uomo, donna di questo mondo. E' la cosiddetta elitè che decide per noi nell'interessi dei suoi partner. E guai a domandare trasparenza: la BIS per sua stessa natura agisce nell'ombra, come un serial killer che cammina durante la notte alla ricerca della sua vittima.

La Storia e il potere della BIS

La storia della BIS è legata a due nomi, importantissimi, degli anni del Primo Dopoguerra. Il primo è Hjalmar Schacht, presidente della Reichsbank, il secondo è Owen Young, banchiere noto per l'omonimo Piano, prsidente della General Electric e agente di JP Morgan. Il Piano Young fu la base della costituzione della banca di Basilea: era essenziali infatti per promuovere l'interazione internazionale subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Un veicolo di dialogo, di scambio di idee, di transazione monetaria che agisce alle spalle e nell'ombra. Secondo Antony Cyril Sutton, fu proprio il presidente della Reichsbank Shacht a spingere verso la formazione di questa Superbanca, e a consigliare all'alleato Owen Young a strutturare la nuova istituzione finanziaria anche in vista del secondo dopoguerra. Riportiamo le parole del banchiere tedesco che Sutton ha allegato nel suo libro Wall Street and the Rise of Hitler (1976):

"Una banca di questo tipo richiederà la cooperazione finanziaria tra i vinti e vincitori che porteranno alla comunità di interessi che a loro volta daranno origine alla fiducia e alla comprensione reciproche e quindi promuoveranno e assicureranno la pace. Ricordo ancora vividamente l'ambiente in cui si è svolta questa conversazione. Young era seduto sulla poltrona che sbuffava la pipa, con le gambe tese, gli occhi acuti fissi su di me senza tregua. Come è mia abitudine quando sostenendo tali argomenti stavo sul cassero tranquillo e costante in alto e ... in fondo alla stanza. Quando ho finito c'è stata una breve pausa. Poi tutto il suo volto si illuminava e la sua risolutezza trovava la sua espressione nelle parole: Dottor Schacht, lei mi ha dato un'idea meravigliosa e la venderò al mondo".

Per confermare ancora una volta l'influenza di alcune famiglie elitarie sulla BIS basti pensare che il primo presidente del colosso di Basilea fu Gates McGarrah, funzionario presso la Chase Manhattan Bank di David Rockefeller, mentre Henry Shroeder ne fu rappresentante del governo nazista durante i primi anni di Hitler al potere. Shroeder è un altro nome fondamentale del capitalismo internazionale, essendo stato uno dei primi, in collaborazione con Sosthenes Behn della Internation Telephone and Tepegraph, a finanziare i primi anni del governo del Fuhrer, e a trattenere rapporti con i Rockefeller nel 1936 con la nascita della semisconosciuta Schroder, Rockefeller & Company, Inc (il cui primo vice presidente fu Avery Rockefeller, fratello di John D.). E ancora, ne fu direttore anche Hermann Schmitz, patron della IG Farben sostenuta e voluta dall'elitè angloamericana grazie al partnrariato con la Standard Oil dei Rockefeller che fornì ai tedeschi tutti i brevetti necessari al fine di costruire la potenza della Wermacht. Insomma, girando e rigirando, i nomi che aleggiano dietro a questo mostro finanziario, completamente sconociuto all'opinione pubblica, sono sempre gli stessi che fomentano le banche centrali, voglono ridurre i paesi sviluppati schiavi del debito e istitutire un feudalesimo aggiornato agli ultimi tempi.

Carroll Quigley ha poi mirato ancor più il tiro nella sua concezione della BIS, affermando, nel suo capolavoro mai tradotto in italiano Tragedy and Hope, le vere intenzioni di questa banca. Ecco le sue parole che spiegano molto bene il suo obiettivo: "l poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo di vasta portata, di creare nientemeno che un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private, in grado di dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo complesso. Questo sistema doveva essere controllato in un regime feudale dalle banche centrali del mondo che agivano di concerto, tramite accordi segreti concordati in frequenti incontri e conferenze private. Il vertice del sistema doveva essere la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali mondiali, esse stesse corporazioni private".




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