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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Monkeypox: l'inizio di un nuovo terrore pandemico?

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  L’isteria pandemica sta tentando di tornare alla carica dopo essere stata relegata al rango di notizia secondaria dai media internazionali. Con lo “scoppio” del vaiolo delle scimmie, il monkeypox , sono stati rispolverati una serie di elementi semantici che rimandano alla precedente pandemia dovuta al Covid 19 come ad esempio “contagio”, "quarantena” e ovviamente “vaccino”. Mentre il Belgio impone la quarantena a causa dei casi registrati, gli Stati Uniti corrono ad acquistare ben 13 milioni di dosi di vaccino dalla casa farmaceutica Bavarian Nordic , la stessa che aveva ricevuto il benestare dalla Food And Drug Administration per un vaccino contro il vaiolo delle scimmie lo scorso giugno 2021 . A New York il dipartimento della salute ha ordinato di indossare le mascherine anche per il vaiolo delle scimmie, adottando dunque le stesse regole per il Covid; cosa tra l’altro ripetuta in Italia dal dott. Nicastri dello Spallanzani in una conferenza stampa. Tra Spagna e Porto...

Dal pangolino alla scimmia: la psicosi continua

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Nella giornata di giovedì 18 maggio è stato riportato in Italia il primo caso [1] di vaiolo delle scimmie, un particolare ramo del vaiolo analizzato la prima volta nel 1958. Il caso non è stato solo rilevato in Italia, dove i due casi sono stati ricoverati con lievi sintomi allo Spallanzani, ma anche in altri paesi come Stati Uniti, Inghilterra e Spagna. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il vaiolo delle scimmie è una zoonosi silvestre con infezioni umane accidentali che di solito si verificano nelle parti boscose dell'Africa centrale e occidentale. A scapito di allarmismi gratuiti la stessa OMS [2] conferma che si tratta di una malattia che non comporta rischi di alcun tipo: “ il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è generalmente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni; la malattia è spesso autolimitante con sintomi che di solito si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni ”. Due simulazioni sospette Come abbiamo...

La danza mascherata prosegue

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  A dimostrazione del fatto che la psicologia delle folle scimmiottando Gustave Le Bon sia tutt’altro che ristabilita secondo parametri normali, vediamo attorno a noi persone che ancora indossano uno dei simboli ideologici della fase che viviamo da due anni a questa parte: la mascherina. Eppure, nonostante il governo vieti di fatto di indossarla quantomeno nei luoghi al chiuso e all’aperto, con poche eccezioni come sempre abbastanza deliranti, il popolo italiano continua, imperterrito e assuefatto, ad abbeverarsi questa narrazione ormai diventata insostenibile oltre che fastidiosa. Perché se si è arrivati a questo punto, con una misura presuntamente sanitaria ormai tolta in parecchi ambiti della vita collettiva, qualcuno mi dovrà spiegare cosa c’è di normale in questa cosiddetta ritrovata normalità nel momento in cui si continua a marciare mascherati, magari da soli in strada. Del resto, era facile intuire e prevedere questo scenario: il potere della comunicazione medico-scientif...