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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

L'emergenza Covid come arma di distrazione di massa

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  Il covid è, probabilmente, l'arma di cui il potere sta usufruendo non solo per modificare i propri assetti ma anche per riassemblare una società prima smarrita. E se da un lato è servito per accentrare ancora più potere, consolidare i governi e permettere alle banche centrali di ovviare alla crisi creditizia che la stava attanagliando dall'altro è diventato un'arma con cui nascondere problemi ben più pesanti ma non opportunamente calibrati per essere assimilati dall'opinione pubblica, ormai talmente spaventata dalla continua infodemia sanitaria da non avere più la percezione di cosa sia o no rilevante. Quest'assunto ci porta ad una considerazione ancora più drastica: il covid come fenomeno mediatico è o no un pretesto con cui celare sotto un tappeto una serie di problemi che in futuro saremo costretti ad affrontare, ad esempio quelli energetici che in realtà sono  già vicinissimi a noi  o quelli relativi all'inflazione? La risposta la si ritrova dal motivo per...

Lo stato d'emergenza senza emergenza

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  Mantenere lo stato d'emergenza senza emergenza. Sembra proprio questo il piano che ha in mente l'esecutivo di Draghi arrivato ad un bivio in quanto dovrà affrontare l'ostacolo del rinnovamento dello stato emergenziale decretato a gennaio 2020. Un cavillo che però potrebbe essere risolto da un gioco da illusionista, basato essenzialmente sul mantenimento de facto dello stato di cose attuale senza far riferimento alla struttura politica cosiddetta eccezionale. Del resto Draghi era stato chiaro già lo scorsa 24 novembre durante la conferenza stampa dinanzi ai giornalisti. Il primo ministro aveva effettivamente chiarito già all'epoca di non voler rinunciare agli apparati emersi in questi ultimi due anni per poter avere garanzie legali e per praticamente avviare una nuova stagione politica. L'emergenza senza emergenza è proprio la combinazione semantica adatta a descrivere la folle situazione in cui riversiamo, non da ora ma da almeno due anni. Un colpo così grave alla...

La Cina è sempre più vicina

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  Circa due mesi fa parlavo del fatto che ormai la Cina è sempre più vicina ad impossessarsi dei paesi occidentali tra cui l'Italia. Non è chissà che novità: appena si iniziò a parlare di misure restrittive atte a confinare le popolazioni contro un morbo sconosciuto la questione era già chiara. Il problema è stato che la questione Covid è stata assimilata in maniera impressionante dalla popolazione tanto che a distanza di due anni i media non smettono di usare il solito e becero terrorismo per metterla in riga. Una tendenza questa che è tipica di ogni sistema totalitario, come appunto quello cinese. Nel frattempo che queste misure, spacciate per sanitarie, vengono distribuite nella solita maniera ricattatoria, il governo continua nella sua opera di demolizione controllata di quel che rimane della vecchia democrazia liberale, arrivata nel 2020 nei suoi ultimi istanti vitali. Non solo il famigerato super green pass, misura dichiaratamente discriminatoria e funzionale a fomentare il ...