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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

L'esplosione dei gasdotti Nord Stream e l'attualità di Mackinder

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  Le esplosioni ai danni dei due gasdotti Nord Stream 1 (NS1) e Nord Stream 2 (NS2) aprono un nuovo capitolo dello scontro epocale che sta coinvolgendo il blocco NATO e la Federazione Russa . Un tale attacco non può non esacerbare il clima di tensione che si respira da mesi a questa parte e che potrebbe creare il presupposto per uno scontro frontale vero e proprio. Se poi ci si aggiunge che un ex ministro polacco, tale Radek Sikorski , festeggi l’esplosione devastante dei due impianti con un “Grazie Usa” (il tweet è stato prontamente rimosso in seguito alle critiche); e che la CIA,  come riporta il Der Spiegel , la scorsa estate avrebbe avvertito gli alleati tedeschi di un possibile attacco ai due gasdotti, allora la faccenda si fa più losca e insanabile. Le conseguenze economiche del sabotaggio si stanno progressivamente materializzando, con i principali media occidentali che non perdono tempo e incolpano subito  Mosca , come se a Putin convenisse tagliarsi le gambe....

La decrescita felice è in atto

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  Mentre i politici nostrano si azzannano ventiquattro ore su ventiquattro come non mai, si sta materializzando fin troppo lo scenario da decrescita felice più volte denunciato in questa sede e da altri interlocutori. Obiettivo unanime della crisi energetica in atto, costruita a tavolino dopo aver lasciato carta bianca al mercato, è appunto quello di portare avanti un netto arretramento economico, una deindustrializzazione totale di tutti i settori prima produttivi, un cambiamento siderale degli stili di vita degli europei. È facile prevedere che verranno riproposti tutti gli ingredienti già visti durante gli ultimi due anni: ciò significa che d’ora in poi mezzi considerati di presunta valenza sanitaria avranno una loro utilità contro la penuria energetica che saremo costretti ad affrontare, in un inverno che si prospetta caldo solamente dal punto di vista delle tensioni sociali, figlie della presa di consapevolezza da parte dell’opinione pubblica. Confindustria , Confartigianat...

L'armageddon energetico europeo deciso da Berlino e Bruxelles

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  Di F. William Engdahl  (fonte: https://www.globalresearch.ca/europe-energy-armageddon-from-berlin-brussels-not-moscow/5792005) Il 22 agosto il prezzo di mercato in borsa del gas naturale nell'hub del gas tedesco THE (Trading Hub Europe) era scambiato oltre il 1000% in più rispetto a un anno fa.  Alla maggior parte dei cittadini viene detto dal regime di Scholz che il motivo è la guerra di Putin e della Russia in Ucraina.  La verità è del tutto diversa.  I politici dell'UE e i principali interessi finanziari stanno usando la Russia per coprire quella che è una crisi energetica Made in Germany e Bruxelles.  Le conseguenze non sono casuali. Non è perché politici come Scholz o il ministro tedesco dell'Economia verde Robert Habeck, né il vicepresidente della Commissione europea per l'energia verde Frans Timmermans siano stupidi o all'oscuro.  Corrotto e disonesto, forse sì.  Sanno esattamente cosa stanno facendo.  Stanno leggendo un copione...