Torna la violenza del paradigma pandemico (come previsto)
Mentre l’attenzione mediatico sulla guerra tra Russia e Ucraina ha raggiunto una fase stabilizzante, sta tornando come un uragano il paradigma pandemico che sembrava essere stato messo da parte a partire dalla fine di febbraio. Ed invece, come si sottolineava già in questa sede mesi orsono, il fenomeno mediatico del Covid sembra non solo tornato alla ribalta, ma anche che abbia cambiato veste, diventando ancora più pervasivo e in un certo senso oppressivo. Siamo a luglio, e di solito i malanni tipicamente invernali dovrebbero essere solo un ricordo; tuttavia, siamo bombardati continuamente dagli stessi dati degli ultimi anni: contagi, mascherine, vaccini e chi ne ha più ne metta. È come se avessimo riavvolto il nastro del tempo e fossimo tornato nei primi mesi dell’infausto 2020. Come se il terrorismo pandemico e poi collegato alla coercizione vaccinale, sia stato solamente un test per accettare il boccone della prossima emergenza, che probabilmente vedrà come protagonista l’aspe...