Dalla narrazione pandemica a quella bellica: l'emergenzialismo come nuova normalità
Dal triste e mediaticamente corretto scenario pandemico siamo passati in poco più di tre giorni a quello tristemente bellico. Dai numeri Covid, i quali ci mostravano morti e positivi in maniera incontrovertibile, a quelli relativi agli spostamenti delle truppe russe sul fronte ucraino. La narrazione mediatico-televisivo-giornalistica ha trovato ancora una volta la scappatoia necessaria allo smorzamento della vicenda pandemica nella repentina, ed evitabile, escalation militare che ha coinvolto Russia e la Nato. Chiave di tutto questo è sempre la paura, la quale viene amplificata a prescindere da che i fatti siano veri oppure no. Se con la questione pandemica molti avevano, giustamente, dei seri dubbi riguardanti la modalità con cui i numeri venivano espressi e poi comunicati a tambur battente, oggi la questione sì fa molto più complessa: siamo passati in breve da una guerra narrata ma mediatica ad un conflitto bellico vero e proprio che dimostra, se ancore ce ne fosse bisogno, l’i...